mercoledì 18 giugno 2008

There's no time for all.....

...cantavano i Queen.
Oggi niente report.
Domani si inizia a scattare.
Ora nanna immediatamente perchè qua è quasi l'una di notte mentre da voi si sfiorano le 21...
Saluti e baci.

martedì 17 giugno 2008

Primo giorno a Bandos

Ci siamo trasferiti finalmente sull'isola di Bandos, un ciuffo di sabbia di 400x300m che esce dall'oceano.
Fortunatamente le cose sono di molto cambiate: il cibo è internazionale e ben fatto e il clima leggermente più ventilato.
Oggi, in attesa che arrivasse il resto della truppa (siamo in 26 in totale), ci siamo dati al cazzeggio: sole e nuoto con maschera.
Io ovviamente mi sono dedicato solo alla seconda attività in quanto ben allergico alla tintarella obbligatoria.
Previa spennellata di protezione 50 (mi scotto ad Aosta, figuriamoci qua...), ho noleggiato le pinne e via sott'acqua!
saranno passati forse due secondi, il tempo di mettere a fuoco, e mi sono trovato immerso in una pescheria vivente.
I colori, nonostante il cielo non proprio terso, erano fantastici e variegatissimi.
Le dimensioni erano spesso spropositate e passavano da pesciolini minuscoli e fluorescenti (credo fossero dei "cardinali") a delle bestie lunghe oltre un braccio.
il passatempo principale dei piccoli era rompere le palle a quelli grossi i quali, per tutta risposta, scassavano il corallo della barriera a dentate e mangiavano un pò di tutto.
Il pescione enorme era alle prese con una conchiglia chiusa grossa come un cellulare e presumo intendesse invitarla a pranzo...
Il meglio, però, era alle porte.
Dopo pochi metri dalla riva, non più di 15/20 metri, il fondale basso e corallino sparisce in una voragine senza fine, passando dall'azzurrino al blu oltremare e lasciando senza fiato chi, come me, non è avezzo a simili visioni.
Benchè io sappia nuotare e non abbia paura del mare, vedere sparire il fondale repentinamente e in maniera così netta sotto di me mi ha lasciato con un misto di ammirazione e angoscia.
Difficile però essere angosciati quando ci si trova in mezzo ad un branco continuo di specie diverse, quindi......
Quindi?
Quindi mi sono cagato addosso perchè poco più avanti c'era uno squalo!!!!!!
Maremma ladra!!!
Uno squalo!!!!
Mi avevano detto che ci sono, mi hanno detto anche che "sono vegetariani, perchè non attaccano", ma trovarseli davanti agli occhi è ben altra cosa che farsi una risata in spiaggia!!!
Ok, non è uno squalo tigre di sei metri, ma è pur sempre un parente molto prossimo.
Lo ignoro come si fa con i cani che abbaiano (ma intanto il costume era pieno...), e tenendolo sotto controllo con la coda dell'occhio, prendo la prima a destra e punto in altra direzione.
Ok, se n'è andato.
Bella notizia...
Peccato che a forse una decina di metri c'è il cugino grosso che nuota dritto verso me...
Questa volta inizio davvero a preoccuparmi, ma questo d'improvviso curva e nuota verso un lato.
Mmmmm.... penso io..... ma sbaglio o gli squali nuotano in cerchio quando trovano il tonno ferito?
Sbaglio o nel pakua si gira intorno all'avversario per prenderlo alle spalle?
Nonostante le mie preoccupazioni, quello sbadiglia e se ne va.
Non è poi così male annoiare qualcuno!
Ormai è fatta, ho avuto il mio battesimo dell'acqua tra gli squali e sono pronto a cavalcare le megattere.
Il programma di domani prevede una fava (io nuoterò) fino alle 11:00 quando faremo la prova fitting (tradotto "vestiario", che nel caso di costumi da bagno fa anche ridere...) per due ragazze, alle 12:00 le altre due, poi pranzo, e quindi ci sarà un sopralluogo del posto per decidere dove scattare, probabilmente il giorno dopo.
Questa sera, tornando in camera, ho trovato dei paguri grossi come noci che si arrampicavano su una palma, granchi enormi che correvano come lepri, gechi a mazzi su ogni muro.
Sull'argomento animali ci si potrebbe stare ore: pappagalli, pipistrelli volpe (quelli con apertura alare di un metro), iguane, ramarri, oltre ai sopracitati e tanti altri ancora.
E' incredibile pensare che ci siano così tante specie in un'isoletta così piccola fatta solo di sabbia e da una infinità di vegetazione.
Pensate che abbia cambiato opinione rispetto a ieri?
Affatto!
Qua è tutto così bello perchè è stato fatto sul gusto occidentale, perfettamente adeguato al turista europeo (l'80% del turismo delle Maldive è europeo).
Le Maldive vere le ho viste ieri.
Ad ogni buon conto, simpatica scoperta nel negozietto del resort: ho trovato infatti i Kinder Bueno, i Tobleroni, e il balsamo di tigre!!!
Per oggi basta così, ora mi butto sul mio lettino a tre piazze, calmo l'aria condizionata, settata sulla deumidificazione, e mi dedico a massaggiarmi il piede che mi si è incroppato a causa delle camminate con le ciabatte da spiaggia.
Nelle foto a seguire, in ordine sparso: un bel giornale turistico che propone gli iceberg della Groenlandia (alle Maldive???), parte del gruppo che parte da Malè in direzione Bandos, balsamo di tigre nello shop del resort, palme/lampadario, vista dalla spiaggia, la mia camera e fauna notturna.













lunedì 16 giugno 2008

Primo giorno...

Qua è tutto strano ma stò cercando di prendere le cose per il mio solito verso, ovvero scoprire una parte di mondo ancora a me sconosciuta.
Per oggi sono stato a Malè, la capitale delle Maldive.
Si raggiunge con 10 minuti di battello dall'aeroporto che è su un'altra isoletta.
Oggi la nazionale Maldiviana ha battuto lo Sri Lanka a calcio e qua sono 6 ore che girano caroselli con clacson e bandiere, in 20 su un camion, ecc...
qua non è obbligatorio il casco e, neanche a dirlo, ovviamente nessuno lo usa.
La cosa, peraltro comprensibile visto il clima, sarebbe il meno se non fosse che hanno una guida che dire folle è ridicolo.
Napoli in confronto sembra una scuola guida all'aperto.
Manca il principio della precedenza, il concetto di corsie e senso di marcia, la minima attenzione quando ci si immette in una strada, c'è la totale noncuranza quando si attraversa la strada...e aver fatto un pò di giri come passeggero dello scooter del ragazzo che mi fa da guida mi ha fatto vedere con volto nuovo la vita....e la morte...
Non saprei contare le volte che mi sono visto in traumatologia per un frontale o ingessato alle ginocchia per aver fatto la fiancata di qualche motorino parcheggiato.
Ovviamente lui era assolutamente tranquillo.
Lui.
Follie viabilistiche a parte, non posso non notare come questo ragazzo di 27 anni di cui non riesco a ricordare il nome, sposato e con un bimbo di 7 mesi, sia l'esempio della gente del luogo.
Come puoi immaginare, essendo in un paese musulmano e avendo avuto raccomandazioni in diversi modi sul comportamento da adottare, ero un pò "preoccupato", mentre invece ho trovato gente gentile e cordiale senza cadere nella caciottaggine che hanno le persone di certe nostre città.
Dopo avermi scarrozzato per la città alla ricerca di una memory card (il cui prezzo, ho intuito, cambiava dall'espressione della mia faccia...) mi ha chiesto se volevo andare con lui a casa sua o tornare in albergo.
Essendo una persona molto poco turistica e amando conoscere le realtà dei posti che visito, ho detto che per me era lo stesso e che lasciavo a lui la scelta, sperando che optasse per la prima opzione, cosa che è effettivamente accaduta.
In un posto come questo pensare di andare in motorino è troppo, quindi.... prendiamo un battello e attracchiamo in un'altra isoletta dal nome impronunciabile.
Questa è molto più dismessa e silenziosa, quasi mesta.
Le strade sono molto buie benchè larghe e nonostante una mia certa preocupazione sono decisamente tranquille.
Dopo aver fatto due passi arriviamo a casa sua.
Vi devo confessare che mi sono sentito in imbarazzo.
In Italia una cosa simile scatenerebbe i servizi sociali.
Dopo un corridoio strettissimo all'aperto di pochi metri si arriva all'ingresso, senza porta nè parete, dell'appartamento formato da soggiorno/cucina di tre metri per tre per due e mezzo e una stanza/dormitoio con un letto matrimoniale che riempiva la metratura della camera.
Non so cos'era maggiore, tra il mio imbarazzo e la sua dignità.
mi ha presentato sua moglie e mi ha mostrato il suo piccolo erede, ribaltato in mezzo al lettone fatiscente.
Dopo un rapido saluto mi fa continuare il giro turistico e andiamo a trovare alcuni suoi parenti, ma non ho capito di che grado.
Tutte le case erano fatiscenti e fatte di lamiera e mattoni grezzi come la sua.
Il paragone con le favelas brasiliane non è molto distante.
Tutti, però, salutavano con un sorriso sincero e gentile, e questo forse mi ha impressionato più della situazione.
A questo punto la mia guida mi riporta a casa sua e mi dice che deve fare una doccia perchè poi deve andare a prendere il resto del team all'aeroporto, quindi si congeda da me per un quarto d'ora e io ne approfitto per avventurarmi da solo per il paese/isola di 7000 anime, a ridosso dell'oceano.
Faccio due passi sulla spiaggie e chiudo gli occhi.
Unico momento di vero benessere interiore della giornata.
La luna è così luminosa che per quanto l'isola sia molto buia, vedo distintamente ogni cosa.
Tornato a casa della guida, che in divisa da tour operator sembra un re in quel contesto, ci rimettiamo in marcia per prendere il battello che ci porta nuovamente a Malè e quindi di nuovo nella follia urbana di questi migliaia di motorini che sfrecciano impazziti.
Su uno di questi ci sono anche io, senza casco, rassegnato al fato.
La popolazione, in delirio per questa storica vittoria calcistica è in strada per festeggiare e io posso godermi la vista di questa gente così lontana da come la immaginavo.
Musulmani si, ma le ragazze passeggiano da sole o tra amiche; benchè con il velo, passeggiano mano nella mano con i loro uomini e fidanzati, alcune ragazze non hanno neanche il capo coperto ma sono vestite "all'occidentale".
Unico momento in cui mi accorgo di essere io il "diverso" è quando chiedo come mani non vedo in giro cani e la guida mi spiega che per la loro religione non possono tenere cani.
Mediamente sono belle persone.
I ragazzi in percentuale minore delle ragazze, ma ci sono davvero delle persone con dei tratti bellissimi.
Le ragazze, lontane anni luce dall'idea della ragazza hawaiana, sono forse anche più belle delle loro colleghe isolane: tutte loro hanno degli occhi profondi e intensi ed è difficile reggere lo sguardo, anche forse per evitare di creare equivoci che sarebbero complicati da risolvere.
I lineamenti del viso, tipicamente arabi, sono esaltati dal velo che copre il resto del corpo.
La statura è bassa, pensa che io sono molto alto rispetto alla quasi totalità dei locali.
Il ragazzo che mi scorrazza in giro ci tiene a farmi sapere che qua è molto facile portare a letto una ragazza: uno sguardo, un'altro, due chiacchiere e il giorno dopo è nella tua camera da letto...
Argomento cibo: iniziamo con le note dolenti.
Per andare sul sicuro, a mezzogiorno ho scelto dal menù un piatto di tagliatelle di spinaci con sugo di peperoni.
Le tagliatelle erano buone, quasi ben cotte, il sugo ottimo.... ma quei due etti di pepe nero macinato proprio non ci voleva.
Cerco di lenire con un gelato alla vaniglia ma me lo portano al cioccolato.
A cena punto ancor più sul semplice: spaghetti "al'anapolitana", ma specifico che, contrariamente agli ingredienti che mi sono stati detti all'atto dell'ordine, non voglio assolutamente il pepe.
Sorriso gentile e cordiale. "Ok".
Perfetto.
Mai visto degli spaghetti impanati di pepe....
Chiedo un piatto di verdure e mi portano una cosa strana ma buona, stracolma di aglio (ma questo l'ho tolto facilmente) e quindi delle verdure cotte affogate in un mare di sottiletta.
Insomma, diciamo che per sopravvivere ci può anche stare ma al mio ritorno prevedo un'ulcera.
Finiamo con il top della tragedia. Il clima.
Trenta gradi tutto il giorno, umidità 80% e neanche un soffio d'aria.
Un inferno in pratica.
Mi berrei anche le pozzanghere se ci fossero, ma devo fare attenzione a bere solo dalla bottiglia, lavaggio di denti compreso, pena cagotto.
Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino....
Domani ci trasferiremo a Bandos, dove realizzeremo la maggior parte degli scatti.
Sarà sicuramente più bello che qua: spiagge bianche, palme e servitù/schiavitù al completo, ma sarà anche meno vera.
Ad ogni modo, il primo giorno è passato, ne mancano solo altri nove.
Quanti possono dire di essere alle Maldive pagati e non vedere l'ora di tornare a casa?
Ora aspetto che arrivino gli altri del gruppo per sapere a che ora svegliarmi e poi mi metto a nanna.
A seguire alcune immagini rubate a questa giornata.







Maldive...

Arrivato da poco a Malè, la capitale delle Maldive.
Caldo torrido e umido come mai ho provato mi ha dato il buongiorno.
Caos, traffico, guida folle....e tanto pepe nel cibo.
E' questo il famoso paradiso???
per fortuna che non credo di andarci finita la mia passeggiata terrestre...  ;o)